E Susanna non vien!sono ansiosa Di saper come il Conte Accolse la proposta:alquanto ardito Ilprogetto mi par , e ad uno sposo Si vivace e geloso... Ma che mal c'e? cangiando i miei vesstiti Con quelli di Susanna, e i suoi co' miei, Al favor della notte...oh cielo!a quale Umil stato fatale io son ridotta Da un consorte crudel, che dopo avermi Con un misto inaudito D'infedelta, di gelosie, di sdegni, Prima amata, indi offesa, e alfin tradita, Fammi or cercar da una mia serva aita!
Dove sono i bei momenti Di dolcezza e di piacer? Dove andaro i giuramenti Di quel labbro menzogner? Perche mai, se in pianti e in pene per me tutto si cangio, La memoria di quel bene Dal mio sen non trapasso? Ah! se almen la mia contanza Nel languire amando ognor, Mi portasse una speranza Di cangiar l'ingrato cor!